
Pamela Mancinelli
Mi chiamo Pamela Mancinelli e il mio percorso nasce dall’arte visiva: colori, resine, legni e immagini sono stati i primi linguaggi attraverso i quali ho imparato a dare forma al mio mondo interiore. Con il tempo la danza aerea è entrata a far parte di questa stessa ricerca, diventando un’estensione naturale del mio modo di creare.
Nella mia formazione ho avuto la fortuna di incontrare artisti che hanno lasciato segni profondi:
Caterina Fort, con la sua danza contemporanea portata nell’aerea, mi ha insegnato ad ammorbidire i movimenti e a raccontare la mia storia attraverso il tessuto, mettendo al centro l’autenticità più che la tecnica.
Con Jenny Pavone ho ritrovato la mia parte più giocosa: grazie alla sua comicità è riemersa la bambina che è in me, e con lei la leggerezza.
Will Davis mi ha guidata nel perfezionare la tecnica, rendendo più fluidi i passaggi tra le figure, mentre con Valeria Mastropasqua ho imparato a dare valore alla mia espressività.
E poi, negli ultimi quindici anni, ogni insegnante, artista, compagna e allieva incontrata nei workshop e nelle sale mi ha donato e ispirato in modi che porto ancora con me.
Nell’insegnamento cerco di trasmettere questo intreccio di esperienze: attenzione al dettaglio, cura del corpo, ascolto e libertà di espressione.
Per me la danza aerea è un respiro sospeso, un atto di fiducia e di poesia. È il luogo dove corpo e immaginazione si incontrano, trasformando il cielo in tela e il movimento in arte.
Nella mia formazione ho avuto la fortuna di incontrare artisti che hanno lasciato segni profondi:
Caterina Fort, con la sua danza contemporanea portata nell’aerea, mi ha insegnato ad ammorbidire i movimenti e a raccontare la mia storia attraverso il tessuto, mettendo al centro l’autenticità più che la tecnica.
Con Jenny Pavone ho ritrovato la mia parte più giocosa: grazie alla sua comicità è riemersa la bambina che è in me, e con lei la leggerezza.
Will Davis mi ha guidata nel perfezionare la tecnica, rendendo più fluidi i passaggi tra le figure, mentre con Valeria Mastropasqua ho imparato a dare valore alla mia espressività.
E poi, negli ultimi quindici anni, ogni insegnante, artista, compagna e allieva incontrata nei workshop e nelle sale mi ha donato e ispirato in modi che porto ancora con me.
Nell’insegnamento cerco di trasmettere questo intreccio di esperienze: attenzione al dettaglio, cura del corpo, ascolto e libertà di espressione.